S. Cecilia: tra leggende e tradizioni
Manca poco, il 22 novembre arriva S. Cecilia, una celebrazione attesissima a cui la città è legata da una lunga tradizione! L’evento dà di fatto il via alle festività natalizie, a differenza del resto del Paese dove solitamente tutto ha inizio l’8 dicembre in concomitanza con l’Immacolata Concezione.
Una tradizione che scalda il cuore, tra musica e tradizioni culinarie. Parlando di S.Cecilia, tanti sono i ricordi e le emozioni che riaffiorano. Le luci, la banda… e le golosissime pettole, che le nostre mamme e nonne friggono, oggi come allora, alle prime luci dell’alba. Ma tu lo sai il perché di questa usanza? Un’antica leggenda narra che:
“Il giorno di Santa Cecilia, una donna si alzò come di consueto, per preparare l’impasto per il pane. Mentre l’impasto lievitava sentì un suono di ciaramelle, si affacciò e vide gli zampognari che arrivavano. Come ipnotizzata da quella melodia scese per strada e si mise a seguire i zampognari per i vicoli della città.
Quando tornò a casa si accorse che l’impasto era lievitato troppo e non poteva più essere usato per il pane, e che nel frattempo anche i suoi figli si erano svegliati e reclamavano la loro colazione.
Senza lasciarsi prendere dalla disperazione, la donna mise a scaldare dell’olio e cominciò a friggere dei pezzettini di pasta che nell’olio diventavano palline gonfie e dorate che piacquero molto ai suoi figli, che con la loro tipica curiosità le chiesero: “Mà, come si chiaman’?”- e lei pensando che somigliavano alla focaccia ( in dialetto detta “pitta”) rispose: “pettel'” (ossia piccole focacce)”.
Mangiare all’alba le pettole ancora bollenti, ascoltando le note della banda che attraversa le vie del paese: una tradizione, che rende vivo il legame con il passato e che siamo sicuri continuerà ad accompagnarci di generazione in generazione.
Anche noi di Porte dello Jonio vogliamo festeggiare con un evento che, accendendo le luminarie del Parco Commerciale, segnerà l’inizio del Natale, non mancare!